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La Maison Girard-Perregaux trova le sue radici più antiche nel lavoro di Jean-François Bautte, orologiaio e gioielliere di Ginevra, che presenta le sue prime creazioni nel 1791. Fin da giovanissimo diventa apprendista orafo e gioielliere, apprende l'arte orologiera e padroneggia il guillochage.

Le sue innegabili qualità artigianali si accompagnano a una notevole abilità commerciale. Dal 1795 in poi, Jean-François Bautte inizia a viaggiare per vendere le proprie creazioni. La sua fabrique impiega ben 180 persone, assistite da 120 artigiani.

Il lavoro di Bautte inizia a farsi conoscere oltre i confini nazionali: dopo la boutique di Ginevra, vengono inaugurate quelle di Parigi e di Firenze. La corrispondenza con le corti di Russia e Danimarca testimonia i suoi legami con l'élite europea: il suo prestigio era tale che nessun eminente visitatore, passando da Ginevra, si sottraeva ad una visita alla Maison, seguendo l'esempio di Balzac, Dumas, e della futura Regina Vittoria.

E' nel 1906 che la manifattura assume la forma e il nome attuali, eredità della fusione della maison di Bautte con la maison Girard-Perregaux, nata nel 1856 dall'unione fra Constant Girard e Marie Perregaux.

"La metropoli dell'orologeria": questo era il soprannome della città svizzera di La-Chaux-de-Fonds, nel Cantone di Neuchâtel, dove le attività orologiere fiorivano fin dal diciassettesimo secolo. A partire dall'inizio del diciannovesimo secolo, un brillante piano urbanistico permette di creare una rete di strade ampie e dritte, che si estendono da est ad ovest, seguendo dunque il percorso del sole. Anche l'altezza delle case era strettamente regolata. In un'epoca in cui l'illuminazione artificiale era inefficace, gli orologiai potevano invece sfruttare la migliore illuminazione esistente in natura: quella del sole.

Per la Maison Girard-Perregaux diviene dunque naturale la scelta di questa città per stabilirvi la propria sede.

Grazie allo sviluppo e alla produzione interna di tutti i componenti, Girard-Perregaux può vantare a pieno titolo lo status di Manifattura. Qui, la ricerca della perfezione passa non soltanto attraverso la cura dei particolari immediatamente visibili dei suoi segnatempo, ma anche da quelli che rimangono nascosti alla vista: i movimenti.

Constant Girard, pur considerando i movimenti un elemento puramente tecnico dell'orologio, arriva a perfezionarli a tal punto da diventare una firma inconfondibile della Maison. I suoi orologi immediatamente riconoscibili gli valgono i più prestigiosi riconoscimenti, come è il caso dell'Esmeralda, un Tourbillon con tre ponti d'oro presentato nel 1889 all'Esposizione Universale di Parigi e premiato con la medaglia d'oro.

La continua ricerca dell'innovazione permea tutta la storia della Maison Girard-Perregaux. Nel 1957, i tecnici della manifattura introducono il Gyromatic, un movimento automatico ultra sottile ad alta performance, il cui principio viene perfezionato fino all'introduzione nel 1965 del primo movimento automatico ad alta frequenza al mondo: il Gyromatic HF, con una frequenza di 36.000 vibrazioni per ora, pari a 5 Hertz. 

Alla fine degli anni '60, gli orologiai svizzeri, che considerano i segnatempo soprattutto come strumenti di alta precisione, decidono di compiere un ulteriore passo in questa direzione ricorrendo all'utilizzo del quarzo. Nel 1971, Girard-Perregaux presenta il primo orologio al quarzo prodotto in Svizzera, la cui frequenza di 32.768 Hertz è diventata il punto di riferimento fra i produttori di tutto il mondo.

Il progresso dall'idea all'orologio finito richiede tempo. Attraverso un processo che prevede studi e analisi, modelli e prototipi, il concept iniziale viene ripetutamente verificato e migliorato. Una volta stabilita la lavorazione, la decorazione e l'assemblaggio per ogni singolo componente, la produzione del nuovo meccanismo può iniziare.

Presentato come prototipo nel 2008, e prodotto dal 2013, il Constant Escapement L.M. ha rappresentato una rivoluzione tecnologica nel mondo dell'orologeria; ha infatti permesso a Girard-Perregaux di risolvere un problema di cui la professione orologiera si è occupata per cinque secoli: quello della forza costante.

Nella creazione dei suoi movimenti, Girard-Perregaux lavora con le tecnologie più innovative, in particolare per le fasi di sviluppo e produzione dei diversi componenti. La decorazione, l'assemblaggio e la regolazione sono completamente eseguiti a mano, secondo il metodo tradizionale: lunghe ore al banco dell'orologiaio sono richieste per ottenere la perfezione ricercata, che, anche quando questa rimane celata dietro l'acciaio o l'oro della cassa, è sempre presente e motivo d'orgoglio per gli artigiani della Manifattura.

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Girard-Perregaux

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