Sono passati due anni esatti da quando, sul blog di Astrua, annunciavamo la fine di un'era e l'inizio di una nuova pagina per l'alta orologeria.
Nel 2020, infatti, era appena balzato agli onori della cronaca il divorzio fra case prestigiose come Rolex e Patek Philippe e la fiera di Basilea, e il contestuale annuncio del passaggio delle due maison (e altre ancora) alla manifestazione Ginevrina di Watches & Wonder, erede della fiera internazionale SIHH che aveva raggruppato per anni i brand del Lusso appartenenti alla galassia del gruppo Richemont.
Finalmente il 30 marzo fino al 5 aprile la fiera di Ginevra riapre i battenti, e per la prima volta dopo due anni non solo virtualmente (le ultime due edizioni infatti sono state visitabili solo on line, a causa delle misure di contenimento dell'epidemia in corso), e gli appassionati di tutto il mondo sospirano nell'attesa, immaginando le novità di quest'anno.
Le Maison in esposizione rappresentano davvero il Gotha dell'orologeria mondiale: le già citate Patek Philippe e Rolex (e naturalmente Tudor), le storiche padrone di casa Cartier, Vacheron Constantin, IWC Schaffhausen, Jaeger-LeCoultre, Lange & Sohne, solo per citare alcune appartenenti alla galassia Richemont.
Ma altrettanto interessante sarà anche la presenza di marchi decisamente più “piccoli”, con le virgolette d'obbligo poiché a fronte di produzioni davvero esigue siamo di fronte a maison di notevole caratura tecnica: parliamo di vere e proprie chicche orologiere come Parmigiani, Czapek, Moser.
Insomma, quest'anno i concessionari che avranno il piacere di recarsi a Ginevra avranno davvero l'imbarazzo della scelta.
Ma anche gli appassionati, che non potranno fisicamente partecipare, dal momento che l'evento è riservato agli addetti ai lavori, avranno la possibilità di collegarsi via Web, avendo accesso in diretta allo svelamento degli orologi dei loro sogni.