Siamo di ritorno dall'appuntamento dell'anno, la fiera Watches and Wonders di cui abbiamo scritto la settimana scorsa, che gli appassionati di tutto il mondo aspettavano impazienti per conoscere le novità delle maison dei loro sogni.
Iniziamo oggi una breve e doverosa rassegna.
Partiamo dalla marca più amata al mondo.
Sì, parliamo di Rolex e della novità "più novità" presentata dalla Maison, quella che ha fatto maggiormente discutere: il GMT Master II "mancino", ref. 126720VTNR.
La domanda che sorge spontanea è: perché Rolex, con tutte le varianti cui poteva pensare, ha scelto di declinare per mancini una delle sue referenze più hot? Infatti, il GMT Master II è indubbiamente, insieme al Daytona, il sogno 'proibito' degli aficionados della casa coronata ginevrina.
Alla fine di questo articolo cercheremo di fornirvi la nostra personale e opinabile interpretazione di questa scelta.
Partiamo però dal dato tecnico.
La ref. 126720VTNR, in acciaio Oystersteel, mantiene lo stesso impianto costruttivo generale dei suoi fratelli (40 mm di diametro) e vellica subito la nostra voglia di nuovo presentando la lunetta girevole in un'inedita e bellissima versione nera e verde (colore, quest'ultimo, oramai dominante nell'alta orologeria, ultimamente: potremmo dire "green is the new black!), ovviamente sempre in Cerachrome, con la tecnica brevettata da Rolex di cottura della ceramica che le consente di produrre chimicamente i due colori, senza bisogno di effettuare successive colorazioni, che vanificherebbero la resistenza ai graffi del materiale creando un sottile e facilmente rovinabile strato esterno.
Classico rimane il colore del quadrante, nero, su cui svetta però la lancetta verde del secondo fuso.
Il movimento Rolex 3285, con circa 70 ore di riserva di carica, è corredato come sempre delle certificazioni 'Superlative Chronometer' e ha dovuto subire alcune modifiche tecniche ad hoc per consentire lo spostamento a ore 3 della data e della corona, protetta dalle solite ampie spallette.
Caratteristiche che ci portano a questo inconsueto look mancino del GMT Master II, che rappresenta la novità di cui, all'inizio dell'articolo, avevamo promesso di fornire la nostra personale interpretazione, che parte innanzitutto dall'osservazione di un particolare.
Esistono molti orologi per mancini.
La maggior parte di questi inverte la corona lasciando la canonica posizione della data a ore 3.
Rolex no.
Il suo mancino è perfettamente speculare al modello standard, con l'apertura della finestrella ribaltata anch'essa di 180 gradi: di fronte a uno specchio, infatti, l'immagine riflessa diviene quella di un orologio di impostazione classica.
È come se Rolex ci volesse dire che quando pensa anche al più piccolo dei cambiamenti, lo fa in maniera profonda e radicale, lavorando in maniera minuziosa sulla ridefinizione degli standard.
Il progetto deve avere sempre una coerenza stilistica.
Rolex, ricordiamocelo, ha inventato l'indicazione della data tramite finestrella, a ore 3, ed è come se ribadisse che la contiguità tra data e corona non è un dato occasionale, ma un elemento pensato, una cifra stilistica da rispettare.
Ma dopo aver parlato del 'come', analizziamo il perché. Anzi i perché.
Perché un orologio da mancini?
E perché proprio il GMT II?
Per rispondere a questa domanda, bisogna capire la filosofia Rolex.
La maison di Ginevra non rincorre le mode (al limite, le crea) e ogni sua novità risponde a un rigido criterio di utilità.
Il consumismo orologiero vorrebbe sempre modelli più nuovi, più strani, che sappiano colpire "con effetti speciali".
Ma Rolex è agli antipodi di tale impostazione, e una novità deve corrispondere a un reale miglioramento dell'orologio (anche quando questo non fosse facilmente percepibile, come quando viene migliorata una componente del movimento, o l'ergonomia di un bracciale).
Un orologio per mancini, infatti, colma il vuoto nell'offerta di maneggevolezza e permette di offrire uno strumento professionale come il Rolex GMT Master II anche a chi usa la mano opposta, cioè almeno il dieci per cento della popolazione.
E infine, per capire come mai Rolex abbia pensato a mancinizzare proprio questo modello, ricordiamo che il GMT II dispone sicuramente di una delle complicazioni che più necessita dell'utilizzo 'abile' della corona, perché la sua funzione è intrinsecamente collegata alla modifica del fuso orario.
Naturalmente, trattandosi di un prodotto del brand più desiderato al mondo, crediamo che l'interesse verso questo nuovo modello sarà tutt'altro che limitato o veicolato da queste considerazioni 'funzionali', perché il nuovo GMT Master II alla fine verrà "letto" e apprezzato per quello che è: un suggestivo nuovo modello di sportivo asimmetrico firmato Rolex.